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Emilio Carelli
Vicedirettore TgCom-Mediaset


Curriculum
site: www.tgcom.it

e-mail: emilio.carelli@mediaset.it


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Il TGCOM come straordinario laboratorio sperimentale per i nuovi mezzi e la nuova informazione all'interno di Mediaset.

di Emilio Carelli

Mediaset crede così tanto ai nuovi media e alla nuova informazione da aver creato lo scorso anno una società ad hoc, la Mediadigit S.p.A., che ha come compito primario ed esclusivo quello di lanciare e coordinare tutte le attività legate ai "new media", con particolare attenzione al mondo di Internet, del Teletext, della telefonia cellulare in tutte le sue declinazioni, e delle reti televisive satellitari. Praticamente tutto ciò che non rappresenta il cosiddetto "core business" della società e cioè la tv commerciale generalista.

E proprio da questo dobbiamo partire per analizzare le strategie del Gruppo Mediaset nei new media. Probabilmente ci siamo arrivati tutto sommato in ritardo, quasi costretti dal mercato e dall'incalzare delle tecnologie, ma abbiamo cercato in tutti i modi di fare tesoro, soprattutto dal punto di vista del business, delle esperienze altrui sia italiane che d'oltreoceano. E qui ci siamo subito accorti che almeno per quanto riguarda Internet non esiste ancora un preciso modello di business. Lo stiamo cercando anche noi. In troppi casi abbiamo rilevato nelle esperienze altrui un dispiegamento di mezzi e di risorse sovradimensionati e progettati più sulle aspettative dell'economia che sui dati reali del mercato.



Tenendo conto di queste premesse e di queste considerazioni è nato il TGCOM, il telegiornale di Mediaset per Internet. La quarta testata dopo i tre TG televisivi che bene esemplifica le strategie del gruppo nei nuovi media.

In questi mesi le notizie che ci arrivano da oltreoceano sull'occupazione nell'editoria on line non sono certo state confortanti. Anzi proprio di recente molte testate hanno ridimensionato l'organico del 20/30 per cento e ci sono stati licenziamenti. La redazione di Tgcom è partita molto snella - forse troppo - con una decina di redattori destinati - speriamo in breve - ad aumentare e col supporto di alcune strutture esterne che operano in regime di out-sourcing.

Un'avventura, una scommessa per tutti noi che lo facciamo, iniziata otto mesi fa. Abbiamo guardato cosa c'era sul web e abbiamo deciso di fare un prodotto completamente diverso da quelli esistenti, che potesse valorizzare la nostra esperienza televisiva, di comunicatori al grande pubblico.
Gli ultimi dati della Nielsen ci dicevano che in un anno i fruitori di internet erano aumentati in Italia del 60 per cento. Ma il grande pubblico finora ha guardato la televisione ed allora perchè non non sfruttare le nostre competenze televisive, per tentare di avvicinare il grande pubblico della tv ad internet, facendogli trovare un prodotto non dico simile, ma con caratteristiche analoghe. Ecco perchè tgcom ha scelto un formato 16/ 9 - non scorrevole - che è quello della televisione. Una scelta che a volte ci penalizza perchè in quella vetrina noi avremmo molta altra "merce" da esporre.

Ma la televisione è un mezzo dal linguaggio semplice e chiaro ecco perché tgcom ha scelto SEMPLICITA' E CHIAREZZA come le sue parole magiche, le sue parole chiave.


Il primo bilancio di questa breve stagione di vita è certamente positivo. Tgcom si sta affermando come testata giornalistica originale sul web, unica nel suo genere nel panorama italiano.

Ha già condotto le sue piccole battaglie con denunce forti, come la trasmissione on line del filmato sull'infibulazione, ha seguito con equilibrio e serietà una campagna elettorale difficile, offrendo ai suoi lettori un'informazione completa ed esauriente, dando la parola a decine di candidati nei "duelli elettorali", e permettendo ai suoi lettori di formulare le domande ai politici di volta in volta intervistati dalla testata. Ha registrato un record di ascolti all'indomani del voto del 13 maggio offrendo tutto quello che era possibile offrire come risultati elettorali (2.800.000 pagine viste, record assoluto per i siti mediaset) segno di grande credibilità, che per un giornale è l'obiettivo più difficile da raggiungere e il più prezioso da conservare. Ha seguito in tempo reale la crisi mondiale innestata dall'attacco terroristico dell'11 settembre ed è stato il primo sito italiano a trasmettere on line, come documento, le immagini delle torri gemelle di New York.

Tgcom ha voluto creare una community forte che partecipa a dibattiti, dice la sua, chiede di intervenire sui temi che dividono la società civile, compresi la globalizzazione e la partecipazione italiana alla guerra in Afganistan


Tgcom in numeri in questo momento offre ai suoi lettori:

1500 pagine on line preparate dalla redazione
4000 pagine di agenzia ansa
(esclusa borsa e dettaglio titoli)
data base di 16000 articoli
2200 filmati

Ma Tgcom si sta rivelando anche un formidabile laboratorio sperimentale per Mediaset, che sarà utilissimo in futuro. I giornalisti di Tgcom sono veramente multimediali e stanno maturando una professionalità rara da trovare sul mercato, ma preziosa per chi vuole essere leader nel campo della comunicazione con i nuovi media. Il giornalista del TGCOM aggiunge alle sue competenze squisitamente giornalistiche la capacità di usare il sistema di pubblicazione per Internet, di effettuare le riprese con telecamera digitale, di effettuare il montaggio dei servizi filmati con sistema digitale.

I primi risultati sono soddisfacenti: secondo i dati Nielsen NetRatings di ottobre 2001, relativi all’utenza domestica e ufficio, Tgcom si colloca al terzo posto della classifica per pagine viste dei siti di informazione, subito dopo repubblica.it e corriere.it

Inoltre in questi mesi vivrà da protagonista la rivoluzione tecnologica che avverrà all'interno del gruppo Mediaset con l'introduzione di una piattaforma digitale unica per tutti e quattro i tg del gruppo, alla quale naturalmente Tgcom ha già aderito. Mentre per quanto riguarda il sistema di pubblicazione delle notizie Mediadigit ha scelto un sistema multydelivery messo a punto dalla Società TXT che permette già da ora di rilasciare gli stessi contenuti su web, su telefonini cellulari di nuova generazione, su teletex e, speriamo in tempi non lontani, anche su un canale satellitare all news.



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