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Matteo Montan
Editor-in-Chief di Buongiorno.it S.p.a.


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Email e Wireless Publishing e attività editoriale nei nuovi media


L'email publishing e il wireless publishing/1

Di che cosa stiamo parlando?
Dell'attività editoriale digitale che utilizza come mezzi per diffondere le informazioni l'email, i servizi vocali accessibili da telefono (voice portal), la messaggistica mobile (dal capostipite SMS all'MMS), i protocolli di navigazione come il Wap e, infine, il Mobile Internet.
A differenza del più diffuso nuovo medium, il Web, i servizi di email publishing e wireless publishing normalmente "non si vedono" fino a quando non ci si iscrive a newsletter e alerts etc, non si chiama un numero per ascoltare un servizio vocale.
Eppure, questi mezzi hanno avuto un ruolo decisivo nello sviluppo dei nuovi media, come dimostrano…


L'email publishing e il wireless publishing/2

… molti casi di successo che hanno trasformato e innovato il modo di fruire delle informazioni, dalle email newsletters diventate fenomeni di costume, ad esempio…
- THIS IS TRUE di Randy Cassingham, storica newsletter umoristica, settimanale http://www.thisistrue.com/
- LOCKERGNOME di Chris Pirillo, sull’Information technology, http://www.lockergnome.com/about.html
- A WORD A DAY, una parola al giorno, 477mila lettori,
http://www.wordsmith.org/awad/index.html

L'email publishing e il wireless publishing/3

… agli alerting email e wireless diventati una sorta di "servizio pubblico", come mostrano i casi
- dell'email come unico mezzo per diffondere news nei momenti di down della Rete (l'11 settembre e le breaking news di CNN)
- delle news in tempo reale sul telefonino (ancora, l'11 settembre)
Non è difficile capire quindi come tali servizi siano destinati a un pubblico enorme, legato alla diffusione di Internet e della telefonia mobile. Qualche cifra che aiuta a capire il fenomeno…
Nel 2002 solo negli Usa 250 miliardi di email scambiate
Nel 2004 7 miliardi di SMS scambiati ogni mese (2 solo in Italia)


L'email publishing e il wireless publishing/4

Email e wireless publishing si fondano su 2 concetti fondamentali e originali
- "push marketing" ovvero "ricevo le cose veramente rilevanti per me senza dovermele andare a cercare (sulla Rete, sul Wap…)"
- "permission marketing" ovvero "ricevo solo quello che ho veramente richiesto"
All'inizio esistevano le newsletter in "solo testo" e i messaggini SMS, quindi un'informazione spoglia, senza immagini e senza "packaging", con una forte centralità della "scrittura". Questo, da un punto di vista editoriale, significava dover puntare tutto su…
-Il linguaggio: nuovo, diretto come il mezzo su cui l'informazione viaggiava (l'email, l'SMS…)
-La scelta di contenuti: rilevanti per l'abbonato, personali, di qualità, tempestivi, utili, divertenti, "cool"

L'email publishing e il wireless publishing/5

Oggi, lo sviluppo della tecnologia consente all'email e wireless publisher di confezionare servizi più ricchi, evoluti, interattivi come
- email newsletter grafiche(html) da cui gestire aree di interesse, abbonamenti, frequenza di invio, ricerche
- servizi multimediali per i telefonini (la mappa del meteo della tua città, la foto-scoop del giorno, il grafico del tuo portafoglio titoli)
- servizi vocali evoluti e localizzati: la situazione del traffico minuto per minuto su tutte le autostrade e tangenziali
- alerting SMS personalizzati (ti avviso quando il tuo titolo azionario scende o sale più del 5 per cento)
… senza però perdere di vista in alcun modo la fondamentale esperienza fatta in termini di attenzione al linguaggio, alla rilevanza e alla personalizzazione dei contenuti


L'attività editoriale nei nuovi media/1

In un nuovo medium, e quindi anche nell'email e wireless publishing, l'attività editoriale si sviluppa in modo ovviamente nuovo. L'organizzazione del lavoro orizzontale, la diversità dei mezzi e delle piattaforme che si utilizzano, l'accesso facilitato agli strumenti di analisi mettono l'editor al centro dell'intero processo di team da cui nasce ogni nuovo servizio editoriale. Oltre al lavoro di redazione, che resta l'attività principale, l'editor estende quindi la propria azione occupandosi di…
  • Sviluppo tecnologico
  • Partnership
  • Micro-marketing
  • Analisi e fine tuning del servizio
  • Gestione dei costi, contratti, accounting


L'attività editoriale nei nuovi media/2

L'attività principale resta naturalmente la realizzazione di contenuti digitali. L'editor quindi…
- utilizza la Rete e la Tv come fonti principali di informazione
- utilizza la Rete e il telefono per la verifica delle informazioni
- scrive (o registra) i servizi, coprendo più aree di interesse e specializzandosi in alcune
- sviluppa un linguaggio e uno stile adatto al mezzo che usa (email, sms, servizi in voce)
- Coordina collaboratori e partner esterni e fa attività di "cucina"


L'attività editoriale nei nuovi media/3

Conoscere limiti e potenzialità del “mezzo” che si usa
Creare un nuovo servizio significa però conoscere le potenzialità e i limiti del mezzo che lo veicola. Particolarmente nel wireless, il contenuto nasce e si sviluppa insieme alla tecnologia. Da qui la necessità per l'editor di…
- parlare la stessa lingua di chi si occupa dello sviluppo tecnologico del prodotto
- sapere coniugare la creatività editoriale con la creatività tecnologica, mettendo a punto servizi innovativi non solo nel contenuto ma anche nella "usabilità", in sostanza servizi "che funzionino"


L'attività editoriale nei nuovi media/4

Saper scegliere il partner giusto
Internet ha introdotto nuovi modelli nei rapporti di acquisto/fornitura di contenuti, modelli basati sulla logica di scambio che attraversa ogni aspetto della Rete. Questa caratteristica rende di fatto chiave l’attività di ricerca dei partner, che si si sviluppa attraverso…
- l'analisi e la selezione dei content provider
- la presa di contatto con il potenziale partner
- la negoziazione delle condizioni contrattuali
- la negoziazione dei diritti di utilizzo (esclusivi, non esclusivi)
- la definizione della linea editoriale
- la condivisione dei numeri zero


L'attività editoriale nei nuovi media/5

Come far crescere il servizio
L'utilizzo di piattaforme tecnologiche integrate (i sistemi editoriali) permette al'editor di scrivere i contenuti, inviarli agli utenti, dialogare facilemente con loro, rendendo naturale un suo intervento anche nell'attività di promozione del servizio, attraverso…
- comunicazioni speciali per la promozione del servizio
- definizione di attività di PR e di Ufficio stampa mirate a promuovere il servizio
- definizione di accordi con partner, cui offrire il servizio in co-branding, allargando così la potenziale base utenti


L'attività editoriale nei nuovi media/6

Come mantenere elevata la qualità del servizio
Con la stessa facilità l'editor è in grado di reagire con rapidità alle sollecitazioni che vengono dagli utenti e quindi di migliorare costantemente il prodotto, attraverso:
- la gestione dei feedback dei lettori, molto attivi nel segnalare spunti, errori, notizie, richieste di approfondimento
- la possibilità di sollecitarli con sondaggi e iniziative speciali
- l'analisi delle attività di CRM (Customer Relationship Management), quali test e sondaggi sulla qualità del servizio
- l'analisi della reportistica che in tempo reale fornisce all'editor tutti i parametri chiave che indicano il successo di un servizio editoriale digitale (tasso di crescita e di disiscrizione, tasso di apertura delle email, tasso di "call back" verso i servizi vocali)


L'attività editoriale nei nuovi media/7

L'ampiezza di intervento dell'editor nella definizione del prodotto editoriale si completa infine con un coinvolgimento diretto negli aspetti di gestione, e quindi
- gestione del budget dei contenuti
- negoziazione e definizione dei modelli di business legati alla acqusito dei contenuti, stesura dei contratti
Inoltre, a fianco della creazione e distribuzione dei contenuti per i propri abbonati fin qui vista (B2C) si sviluppa sempre più nei nuovi media l'attività di fornitura di contenuti a terzi (B2B). In questo caso l’editor, operando come "account" del cliente:
- definisce congiuntamente il servizio e la linea editoriale,
- assume in molti casi il ruolo di "project manager", smistando le richieste del cliente verso le altre unità interne coinvolte nel progetto (IT, marketing, amministrazione, etc)


Conclusioni

Il nuovo medium e il “vecchio” giornalista
Il mercato dei contenuti digitali si muove a una velocità vorticosa, richiedendo grande versatilità ma anche elevata capacità di gestire una materia in continua evoluzione: gusti e abitudini degli utenti, mezzi tecnologici, sostenibilità del business, nuove opportunità, nuovi modelli organizzativi più leggeri e orizzontali, contesto competitivo. Diverse figure professionali si muovono in questo nuovo mercato, ma la realtà e l'esperienza di questi anni hanno mostrato come il giornalista con una solida formazione professionale alle spalle è tra le figure che più rapidamente e efficacemente sanno adattarsi a questo contesto, sapendo trasmettere ai più giovani i "fondamentali" di un mestiere che resta e si rinnova.

matteo@buongiorno.it



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