é-journal SPECIAL EVENT - I RELATORI
home
cos'é mission news people links contacts sitemap

ARTICOLO
Convegno Internazionale il convegno i relatori
you & é immagini
Carlo Carboni
Ordinario di sociologia,
Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo


Curriculum

back

Il Giornalismo nell'Età Postmoderna. Il Cambiamento della Professione tra Spinte Tecnologiche e Fattori di Turbolenza.


Nel giro di un trentennio, l'industria culturale e comunicativa si è estremamente ampliata. Assieme a quella della conoscenza e dei servizi , è diventata uno dei motori della società postindustriale e post-moderna. Tra gli anni settanta ed ottanta, nel nostro paese, l'esplosione della pubblicità (fine del monopolio televisivo) ha creato nuove opportunità e sollecitato una crescita dei media informativi e comunicativi asimmetrici (tv, radio, quotidiani, ecc) diffondendo il modello commerciale di sviluppo mediale. Da qualche anno tornano ad ampliarsi le possibilità diffusive anche dei media tradizionali, grazie al servizio internet che rende l'informazione e la comunicazione simmetrica. Forse, molto al di là delle più razionali previsioni. Internet è il nuovo emporio del potere verso cui tutti ora si orientano. Ci sono quelli che lo fanno con manifesto sospetto, per i rischi reali e potenziali di un'ulteriore espansione e invasività del modello commerciale mediale nella vita quotidiana, nel lavoro, nelle professioni. Ma molti scelgono questo nuovo lubrificante che rende più potente anche motori mediali non più nuovi, come la radio o la carta stampata.

Sotto il cielo satellitare, la nostra vita quotidiana appare presidiata da un sistema multimediale che costantemente accompagna la nostra giornata. L'ambiente digitale ha creato un articolato parco di media, in alcuni casi ad elevata concorrenza. Il nuovo servizio di Internet più di ogni altro prefigura habitus ed habitat del nuovo millennio. Ricchezza di strumentazione e potenzialità di servizio transitano attraverso la porta girevole di Internet, alla scoperta cosmopolita di nuovi territori di caccia. Internet amplia il campo di azione e, a volte, sottopone i protagonisti ad una rinuncia dei tradizionali schemi di gioco.

In questo quadro a maggior concorrenza, in cui il mercato e il modello commerciale prevalgono (mentre l'innovazione tecnologica riduce tempi e velocizza i ritmi) anche la professione del giornalista è approdata all'incertezza e agli eventi inattesi che la condizione sociale postmoderna ci riserva. Incertezza non vuol dire necessariamente crisi della professione, come pure più volte è stato sostenuto di recente. Forse, più concretamente, si tratta di trasformazione della professione. Con le conseguenti tensioni che i cambiamenti suscitano. Per comprendere quanto sta avvenendo e avverrà nella professione, non ci aiutano né l'equivoco della crisi della professione né, peggio, gli scenari catastrofisti che, dal "dimagrimento delle redazioni" deducono la possibilità che in un futuro prossimo il giornalista possa scomparire. Una recente ricerca Censis ha mostrato che solo una sparuta minoranza di giornalisti crede in questo tragico epilogo. Appare più realistica la confluenza del giornalista in una figura di comunicatore, più ampia professionalmente. Stiamo parlando ovviamente di futuro e di aspettative. Al momento, nell'immaginario collettivo e nella percezione degli stessi giornalisti, rimane professione solida, immaginata come prestigiosa dai cittadini e percepita dai giornalisti come servizio essenziale per la società moderna.

Il giornalismo oggi attraversa l’incertezza della postmodernità proprio in quanto forma consolidata di "narrativa della modernità", come lo ha definito Bechelloni. Nella condizione postmoderna, il giornalista si trova in un campo di tensione creato da un ambiente turbolento che sollecita importanti adattamenti, metamorfosi, cambiamenti. I fattori principali di turbolenza sono almeno tre: le onde continue d’innovazione tecnologica, le forti trasformazioni degli habitus sociali e il ritorno del mercato. Ognuno di questi poli in trasformazione crea criticità per la professione.

L'innovazione tecnologica
  • Sconvolge abitudini consolidate
  • È labour saving
  • Porterà alla scomparsa del giornalismo
  • Minaccia alla professione (secondo il 40% circa di un campione Censis di 180 giornalisti)

Non si ha ancora la lucidità di vedere in positivo le opportunità offerte dalla tecnologia. Nel senso di una maggiore autonomia e polivalenza del giornalista in un ambiente multimediale. O anche come crescita di possibili iniziative autonome (società costituite da professionisti)


Mercato

Nel caso della stampa,

  • vendite restano basse, 1 giornale per 10 italiani
  • Alto il costo di vendita del singolo quotidiano
  • Elevati i costi di materie prime
  • Consistente il prezzo del lavoro, in particolare giornalistico

Si è reagito con più punti di vendita, con il maketing integrato, regali e gadgets, che però sono stati appena in grado di arrestare il declino di vendite. Il contenuto rischia di contare sempre meno, esattamente come il giornalista rispetto al suo manager editoriale: le informazioni giornalistiche spesso si confondono con la pubblicità. La notizia è un optional? giornali on line che offrono notizie gratis

Prima conseguenza: si segue sempre meno cosa vogliono i lettori
Seconda conseguenza: pesce grande mangia pesce piccolo (le 6 maggiori testate metà vendite e 2/3 della torta pubblicità)
Terza conseguenza, molte cose stanno cambiando nella professione

  • Maggiore centralità del modello produttivo
  • Le modifiche dell'organizzazione del lavoro in redazione
  • La stratificazione professionale (gli assemblatori routinari, i service, i free lance, i giornalisti tradizionali di professione, ecc.)


Società

Nuova società in cui il senso di appartenenza avvia quello di connessione, di comunicazione e di informazione. Non solo new economy, ma new society, con nuovi bisogni e aspettative culturali. La nuova cultura sociale

Discrasia di punti di vista del cittadino e del giornalista su alcuni temi



top
Home | Cos'è | Mission | News | People | Links | Contacts | Site Map

2001-2016 © e-journal® - Tutti i diritti sono riservati